Coltivare la pesca in giardino: ecco cosa devi sapere per una raccolta abbondante

Le pesche sono uno dei frutti maggiormente amati, a volte confusi con le albicocche con le quali condividono alcune similtudini, essendo parte di un gruppo di vegetali tendenzialmente molto simili. Per questo coltivare la pesca in giardino è possibile, però ci sono alcuni fattori preliminari da considerare assoluatmente, prima di scegliere di produrre questo frutto.

E’ una specie infatti abbastanza versatile anche se per caratteristiche necessita di una buona forma di lavorazione del terreno e della zona per sviluppare correttamente la pianta. Il pesco naturalmente per sviluppare frutti deve maturare, generalmente i primi fiori e frutti iniziano a svilupparsi almeno dopo 2 o 3 anni, esclusivamente nelle giuste condizioni.

Cose da sapere

Il pesco necessita di un’area ben soleggiata ma anche sufficientemente riparata dai forti venti. Generalmente non si parte dal seme, direttamente in giardino, la semina inizia quasi sempre in semenzario, questa viene fatta crescere fino alla prima germogliazione e poi si pianta quando è sufficientemente sviluppata può essere piantata nel terreno.

E’ molto importante fornire un terreno molto sciolto, quindi meno compatto possibile, soggetto ad una zappettatura ed una rastrellatura al fine di renderlo estremamente soffice. Il pesco può essere piantato nel nuovo luogo al meglio in primavera, prevalentemente subito dopo le gelate, con la stabilizzazione delle temperature, evitando di farlo fino a quando la temperatura anche di notte non è soggetta a calare sotto i 10 gradi.

Cura del pesco

Un pesco può superare i 5-6 metri in giardino se ha sufficiente spazio, mentre in vaso difficilmente supera il metro e 20. Quando si decide di piantarlo è importante fornire una concimazione al terreno fornita da elementi come lo stallatico o il letame. Questa operazione va effettuata almeno una settimana prima dell’operazione di innesto del giovane pesco.

  • L’umidità anche molto leggera deve essere estremamente presente in particolare durante il periodo della germinazione iniziale
  • Una volta innestato il pesco inizia a rifiorire durante la prima fase della primavera, generalmente in modo anticipato rispetto alle altre piante

Per questo può essere molto importante nei mesi precedenti alla primavera sviluppare una adeguata pacciamatura sul terreno corrispondente e nel caso proteggere l’albero dalle forti “ventate” fredde, tipiche del periodo invernale, che possono fare numerosi danni. Per questi una volta che la pianta sarà sufficientemente cresciuta è fondamentale un’operazione di potatura.

Esclusivamente però una volat che i rami saranno formati, bisogna cimare quelli cresciuti verso il basso o nella posizione verticale, ricordando che una volta che avrà iniziato a fruttificare, la potatura deve iniziare alcune settimane dopo la fine della raccolta, quindi in autunno. Generalmente si potano i rami ad anni alterni.

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